Si è conclusa l’edizione 2019 del Premio “Paolo Giacalone” istituito dall’ANACI.
Sono trascorsi 20 anni dalla tragedia.
È stato il consueto successo.
Con la regia dell’Avv. Gianni Masullo, si sono confrontati 5 giovani Amministratori ANACI ed ognuno di loro ha esposto una tesi sulle materie d’attualità: ecologia e raccolta differenziata, energia e auto elettriche, Condominio sociale, barriere architettoniche e verde condominiale.
In ognuno di loro c’era il giovane Paolo.
Nel mio intervento ho voluto esporre delle considerazioni sui segni che ho colto e che credo Paolo abbia lanciato.
Il 31 ottobre la nostra Sede Provinciale ha ospitato la commissione UNI10801 per lo svolgimento degli esami per gli amministratori ANACI.
Carico in auto il nostro Presidente Francesco Burrelli, il Segretario Andre Finizio, promotore e ideatore del premio, e il Componente di Giunta Andrea Busanelli. Il volo è atterrato con un leggero ritardo. Nel tragitto verso l’Universita, Sede degli esami, perviene una telefonata in viva voce in auto. “Buonasera signor Guaiana, sono il papà di Paolo Giacalone, avrei bisogno di una consulenza, dove posso venire a trovarla? Stiamo andando all’Universita con o Dirigenti Anaci, può venire a trovarci li.”
Per vent’anni non mi aveva mai telefonato e mai incontrato.
Proprio in quel momento e proprio dopo vent’anni.
Come può Paolo mostrate il suo compiacimento al progetto Anaci e mostrare la Sua presenza? Solo servendosi di noi.
Grazie Paolo, sei sempre nei nostri cuori.